(Italia Oggi) Circa 3.300 le strutture operative, obiettivo 3.800 per fine anno Una crescita continua, con record rinnovati di mese in mese, anche nel periodo più duro della recessione. Le parafarmacie continuano a crescere nel nostro paese e le associazioni del settore pronosticano un trend positivo anche per la seconda metà dell’anno, proprio mentre le farmacie si trovano davanti a un passaggio delicato: secondo i calcoli di Federfarma, i tagli decisi nell’ultima manovra dal governo mettono a rischio di sopravvivenza il 25% delle farmacie italiane, in particolare quelle situate nei paesi rurali, che per la prevalenza di popolazione anziana e a basso reddito presentano già oggi margini contenuti. Il provvedimento, che dovrà essere approvato dal Parlamento, prevede infatti una riduzione dei margini del 3,65% per i grossisti, una quota che la filiera ha fin qui sempre trasferito fino al punto vendita finale. Obiettivo 3.800 parafarmacie entro fine anno. Del tutto diverso, come accennato, il caso delle parafarmacie, che si stanno rivelando come l’ambito in cui le liberalizzazioni Bersani hanno fin qui prodotto i maggiori frutti. Secondo l’Anpi (l’associazione di settore), a fine maggio risultavano operative 3.265 strutture di questo tipo, distribuite in maniera omogenea nel territorio nazionale.Nel mese di maggio le nuove aperture sono state 67, a fronte di 18 chiusure. «Proseguendo su questo trend, dovremmo arrivare tra 3.700 e 3.800 parafarmacie attive entro fine anno», prevede Massimo Brunetti, segretario nazionale dell’Anpi.