L’esclusione della liberalizzazione della vendita dei medicinali pagati dai cittadini (fascia C con obbligo di ricetta) nei Comuni al di sotto dei 15.000 abitanti non è piaciuta alle parafarmacie. Ma neanche al segretario del Partito Democratico, Pierluigi Bersani, che ritiene la limitazione “immotivata” e assicura che “si adopererà per eliminare tale vincolo” e “modernizzare il sistema delle professioni”.

>> Ecco la lettera.

D’altra parte, nel 2006, fu proprio Bersani l’autore del primo atto della liberalizzazione della vendita di farmaci al di fuori delle farmacie, quando era ministro dello Sviluppo dell’allora Governo Prodi.
Lo avevano ricordato le stesse associazioni delle parafarmacie nei giorni scorsi, che in un comunicato stampa ringraziavano il Partito Democratico “che in questi anni non ha mai smesso di pungolare il governo per vedere attuata la riforma”.

Forse perché la questione è rimasta tra le sue priorità politiche, forse perché chiamato in causa, Bersani ha voluto scrivere di mano propria una lettera al Forum nazionale della Parafarmacie, all’Associazione nazionale Parafarmacie e al Movimento nazionale liberi farmacisti per ringraziarle del riconoscimento e assicurare l’impegno del PD a sostenere ancora una volta le cause dei farmacisti di parafarmacia.