Articolo tratto da www.sofarmamorra.it

Ora la procedura pregiudiziale sui farmaci di fascia C è ufficialmente partita. Così il Coordinamento nazionale parafarmacie commenta la notificazione della domanda di rinvio alla Corte di giustizia europea da parte del Tar della Lombardia per richiedere un parere sulla normativa italiana. Al tribunale lombardo, infatti, avevano fatto ricorso, a novembre, alcuni titolari di parafarmacia denunciando come «l’impossibilità, a tutt’oggi, di vendere i medicinali di fascia C costituisca una discriminazione grave a nostro danno».Ora, continuano le parafarmacie, «la massima autorità giudiziaria dell’Unione europea dovrà pronunciarsi, nei dovuti termini processuali, sulla norma italiana» e «a decorrere da oggi le parti in causa possono presentare entro il termine perentorio di 60 giorni una memoria contenente le proprie osservazioni scritte a sostegno delle questioni sollevate». L’auspicio è «che la normativa italiana in materia venga adeguatamente rivista prima che la Corte intervenga a censurare l’evidente quanto ingiusta discriminazione a nostro danno».