Articolo tratto da quellichelafarmacia.com

Ne dà notizia il dottor Ivan Giuseppe Ruggiero delegato regionale del Mnlf (Movimento nazionale liberi farmacisti) e Culpi (Confederazione unitaria libere parafarmacie italiane) rappresentante delle L.P.C. (Libere parafarmacie campane), manager del settore farmaceutico.

Ecco il testo del comunicato stampa:

Dopo il grande successo della “Campagna di prevenzione cardiovascolare”, le Libere Parafarmacie Campane (L.P.C.), siglano un altro accordo importante per i cittadini, i quali beneficeranno sempre di costi in convenzione, con la possibilità di essere visitati anche e soprattutto a domicilio.

Come per il cardiologo, anche in questo caso le parafarmacie lanciano una “Campagna di prevenzione posturale”, unica nel suo genere, nell’interesse della salute del cittadino.

La dottoressa Francesca Curcio, fisioterapista, è entusiasta di questo progetto e collaborerà con noi, insieme a sue colleghe e primarie aziende del settore, che sono pronte a fare esami gratuiti ai nostri clienti, come ad esempio la podoscopia.

Al Nord, di iniziative del genere ne facciamo tantissime, collaborando con professionisti e aziende specializzate nel settore e in particolar modo abbiamo avuto molto riscontro con “L’analisi baropodometrica”, la “podoscopia” e il “Taping”.

Questo già da diversi anni. Quando bisogna realizzare un progetto in Campania, purtroppo, devo dire che lo “Start up” di queste iniziative è sempre molto lento, invece personalmente credo molto nelle Parafarmacie dei servizi e nei colleghi che con la loro professionalità svolgono un ruolo fondamentale per la tutela della salute pubblica.

Le parafarmacie con la loro capillarità su tutto il territorio nazionale e per gli orari e giornate di lavoro, quasi non stop, lavorando anche di domenica, rappresentano un ulteriore interfaccia con il cittadino, che si trova a portata di mano, una struttura sempre aperta e gestita da professionisti laureati, farmacisti.

Non esistono differenze professionali tra i colleghi titolari di farmacia e di parafarmacia, e le nostre strutture sono regolamentate dal Ministero, dall’Asl e dalle singole Regioni.

I farmacisti titolari di parafarmacia, iscritti all’ordine dei Farmacisti, pagano anche gli stessi contributi previdenziali all’Enpaf (Ente Pensionistico dei Farmacisti), escludendo ogni dubbio sulla natura puramente “commerciale” delle loro attività e sulla figura professionale del farmacista, che in questo caso è stata riconosciuta dalla Fofi, dagli ordini professionali, ai fini pensionistici, come anche quelli fiscali, pari merito a quella dei titolari di farmacia.

Non è l’abito che fa il monaco, ma è giusto ricordare questi passaggi, soprattutto a chi cerca di screditare la nostra professione.

Il farmacista è garante del servizio che offre al cittadino ovunque svolga la sua attività, in farmacia, in parafarmacia o al supermercato.

La farmacia è una struttura accreditata con il Servizio Sanitario Nazionale, questa è la differenza sostanziale, e non può essere gestita da fruttivendoli.

La professione non è come vendere le mele, le pere, la mortadella, ecc., il mestiere del farmacista è una cosa seria e noi siamo farmacisti con la F maiuscola.

Tanto per precisare che i farmacisti titolari delle Parafarmacie operano a livello nazionale come garanti della salute pubblica e i servizi che offrono ne sono l’indubbia dimostrazione.

Molti di questi servizi, sono gratuiti e/o in convenzione, proprio per agevolare il cittadino, organizzando anche campagne di prevenzione, nell’interesse della loro salute.

Ricordo ancora il “Cup a costo zero”, richiesto dalle Parafarmacie della Regione Campania, per rendere il servizio più efficiente e fruibile, ma ad oggi seppur sussistono le condizioni, le Asl campane non hanno ancora deliberato nulla in tal senso.

Questi continui disservizi campani, mi danno un ulteriore stimolo a creare servizi paralleli per la salute del cittadino che a oggi si vede ancora privato il diritto di prenotare e usufruire in tempi decenti una prestazione specialistica in regime di Ssn presso le Asl. Fin quando esisteranno le parafarmacie, esiteranno le case della salute del cittadino italiano.